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Chi si laurea trova più facilmente lavoro

Più dell'88% dei laureati magistrali UniGe lavora entro tre anni dalla laurea.  
Questo dato, ben al di sopra della media nazionale dell'83%, mostra chiaramente l'efficacia della laurea UniGe.  
Ma è il confronto con la percentuale di giovani occupati in possesso del solo diploma che descrive una realtà in cui la laurea fa la differenza.  
[fonte: AlmaLaurea - 2017]

Al nord infatti lavora solo il 77% dei giovani diplomati, e la percentuale scende al 64% se si considera l'intero territorio nazionale.  
Questo dato è riferito alla fascia d'età 25-34 anni, la più direttamente comparabile alla fascia d'età in cui ricadono i neolaureati magistrali UniGe.

Nella fascia d'età precedente (15-24 anni), nonostante l'ingresso anticipato nel mondo del lavoro, le cose vanno molto peggio: i diplomati occupati sono infatti solo il 36% al nord, dato che scende al 28% a livello nazionale.

Nella fascia d'età successiva (35-44 anni), la percentuale di laureati occupati resta sopra la percentuale di diplomati occupati di quattro punti percentuali (90% vs 86%) al nord, mentre la differenza sale a nove punti percentuali (86% vs 77%) a livello nazionale.  
[fonte: Istat - 2017]


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Chi si laurea è più soddisfatto nella vita

Si può misurare la soddisfazione nella vita?  
Studiare rende più soddisfatti, aiuta a dare un senso alla vita?  
Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, pensa di sì.

Dal settembre 2016 al marzo 2017 Eurofound ha condotto la sua quarta indagine sulla qualità della vita, intervistando quasi 37.000 persone in 33 paesi e combinando indicatori oggettivi con pareri soggettivi e personali.

I risultati dell’indagine forniscono informazioni dettagliate sulla qualità della vita dei cittadini europei: benessere soggettivo, ottimismo, salute, livello di vita e aspetti della privazione, equilibrio tra vita professionale e privata.

"L’obiettivo è di mettere in luce gli elementi capaci d’influenzare la qualità della vita, dal livello degli studi alla situazione familiare e finanziaria, passando per il lavoro e lo stato di salute”.  
[Walter Radermacher, direttore generale di Eurostat]

In effetti, dall'indagine emerge chiaramente che il titolo di studio ha un grande impatto sul grado di soddisfazione nella vita dei cittadini europei.  
Infatti al crescere del titolo di studio cresce rapidamente il numero di persone molto soddisfatte e diminuisce ancor più rapidamente il numero di persone insoddisfatte. 

Image
grafici soddisfazione nella vita
Soddisfazione nella vita in funzione del titolo di studio, EU-28, 2013

Anche in Italia il trend trova conferma.  
In particolare, i laureati italiani molto soddisfatti nella vita - coloro cioè che danno voto 9 o 10 su 10 alla propria soddisfazione - sono il 17,7 percento. Contro il 15,4 dei diplomati.  
I laureati italiani soddisfatticoloro cioè che assegnano un voto tra 6 e 8 alla propria soddisfazione nella vita - sono il 71 percento. Contro il 66,8 dei diplomati.  
La laurea impatta anche sugli insoddisfatti: i laureati italiani che valutano tra 0 e 5 la propria soddisfazione nella vita sono infatti l'11,3 percento. I diplomati italiani insoddisfatti sono invece il 17,8 percento.  
[fonte: Eurostat - 2013/2017]


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Ultimo aggiornamento 19/04/2023