L'Ateneo negli anni ha realizzato alcune campagne di raccolta fondi. Emergenza Coronavirus (2020) Nel periodo di emergenza sanitaria dovuto alla diffusione del virus Covid-19, l'Università di Genova ha svolto un ruolo attivo a sostegno della ricerca scientifica.L'Ateneo ha promosso una campagna finalizzata al finanziamento degli studi sul nuovo Coronavirus, in collaborazione con il personale dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova.Diversamente da altre iniziative avviate nello stesso periodo, il finanziamento UniGe è stato destinato specificamente alla ricerca e non direttamente al sostegno sanitario, in coerenza con una delle principali missioni istituzionali dell'Università: favorire l'avanzamento delle conoscenze scientifiche.I risultati di questa attività di ricerca hanno contribuito a migliorare la capacità di contrastare, negli anni successivi, l'insorgere di focolai secondari e i contagi di ritorno. Nel periodo di emergenza sanitaria dovuto alla diffusione del virus Covid-19, l'Università di Genova ha svolto un ruolo attivo a sostegno della ricerca scientifica.L'Ateneo ha promosso una campagna finalizzata al finanziamento degli studi sul nuovo Coronavirus, in collaborazione con il personale dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova.Diversamente da altre iniziative avviate nello stesso periodo, il finanziamento UniGe è stato destinato specificamente alla ricerca e non direttamente al sostegno sanitario, in coerenza con una delle principali missioni istituzionali dell'Università: favorire l'avanzamento delle conoscenze scientifiche.I risultati di questa attività di ricerca hanno contribuito a migliorare la capacità di contrastare, negli anni successivi, l'insorgere di focolai secondari e i contagi di ritorno. Io non rinuncio allo studio Durante la fase più critica dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, l'Università di Genova ha lanciato una campagna di raccolta fondi per garantire l'accesso all'istruzione superiore a tutte le studentesse e a tutti gli studenti che rischiavano di non potersi immatricolare o di dover interrompere i propri studi, a causa delle difficoltà economiche in cui si trovavano le loro famiglie per effetto della grave crisi economica conseguente alla pandemia.L'Ateneo ha ritenuto doveroso impegnarsi come istituzione, riconoscendo la propria responsabilità nel sostenere e tutelare i giovani, per preservare un patrimonio prezioso dal punto di vista sociale e culturale per l'intero Paese. L'obiettivo è stato quello di evitare che una generazione di laureati andasse perduta e che le ristrettezze economiche potessero negare il diritto allo studio e la possibilità di costruire il proprio futuro.Oltre alle misure adottate direttamente da UniGe per agevolare l'accesso e la prosecuzione degli studi - in collaborazione con la Commissione Didattica di Ateneo, la Commissione Orientamento di Ateneo, l'Area Didattica e il Servizio rapporti con imprese e territorio - l'Università ha rivolto un appello anche ai colleghi, al personale in quiescenza e alla comunità degli Alumni, invitandoli a contribuire alla campagna per ampliare le misure già attive.I proventi della raccolta, insieme alle donazioni di Enti, Associazioni e Aziende, sono stati destinati a interventi di sostegno a favore degli studenti, sia già iscritti sia futuri, in particolare per le matricole dell'anno accademico 2020/2021.Come già accaduto per lo studio epidemiologico Covid-19, professori e ricercatori hanno potuto devolvere parte dei residui (e non) dei contratti commerciali già conclusi alla campagna, contribuendo così a garantire a giovani studenti la possibilità di proseguire il proprio percorso di studi.I fondi raccolti hanno permesso la creazione di borse di studio e di altre agevolazioni destinate a studenti iscritti e potenziali, meritevoli di essere sostenuti. Durante la fase più critica dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, l'Università di Genova ha lanciato una campagna di raccolta fondi per garantire l'accesso all'istruzione superiore a tutte le studentesse e a tutti gli studenti che rischiavano di non potersi immatricolare o di dover interrompere i propri studi, a causa delle difficoltà economiche in cui si trovavano le loro famiglie per effetto della grave crisi economica conseguente alla pandemia.L'Ateneo ha ritenuto doveroso impegnarsi come istituzione, riconoscendo la propria responsabilità nel sostenere e tutelare i giovani, per preservare un patrimonio prezioso dal punto di vista sociale e culturale per l'intero Paese. L'obiettivo è stato quello di evitare che una generazione di laureati andasse perduta e che le ristrettezze economiche potessero negare il diritto allo studio e la possibilità di costruire il proprio futuro.Oltre alle misure adottate direttamente da UniGe per agevolare l'accesso e la prosecuzione degli studi - in collaborazione con la Commissione Didattica di Ateneo, la Commissione Orientamento di Ateneo, l'Area Didattica e il Servizio rapporti con imprese e territorio - l'Università ha rivolto un appello anche ai colleghi, al personale in quiescenza e alla comunità degli Alumni, invitandoli a contribuire alla campagna per ampliare le misure già attive.I proventi della raccolta, insieme alle donazioni di Enti, Associazioni e Aziende, sono stati destinati a interventi di sostegno a favore degli studenti, sia già iscritti sia futuri, in particolare per le matricole dell'anno accademico 2020/2021.Come già accaduto per lo studio epidemiologico Covid-19, professori e ricercatori hanno potuto devolvere parte dei residui (e non) dei contratti commerciali già conclusi alla campagna, contribuendo così a garantire a giovani studenti la possibilità di proseguire il proprio percorso di studi.I fondi raccolti hanno permesso la creazione di borse di studio e di altre agevolazioni destinate a studenti iscritti e potenziali, meritevoli di essere sostenuti. Devoluzione di un'ora di stipendio Durante l'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19, l'Università di Genova ha promosso l’iniziativa Un'ora di stipendio, volta a sostenere un progetto di ricerca dedicato allo studio e al contrasto del coronavirus (SARS-CoV-2).Personale docente, tecnico-amministrativo e collaboratori dell'Ateneo hanno aderito volontariamente devolvendo l'equivalente di un’ora della propria retribuzione.L'iniziativa ha rappresentato un gesto concreto di solidarietà e partecipazione da parte della comunità universitaria, in linea con l’impegno di UniGe nel promuovere la ricerca scientifica al servizio della collettività. Durante l'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19, l'Università di Genova ha promosso l’iniziativa Un'ora di stipendio, volta a sostenere un progetto di ricerca dedicato allo studio e al contrasto del coronavirus (SARS-CoV-2).Personale docente, tecnico-amministrativo e collaboratori dell'Ateneo hanno aderito volontariamente devolvendo l'equivalente di un’ora della propria retribuzione.L'iniziativa ha rappresentato un gesto concreto di solidarietà e partecipazione da parte della comunità universitaria, in linea con l’impegno di UniGe nel promuovere la ricerca scientifica al servizio della collettività.