Human-robot interaction

seminario a Villa Cambiaso

immagini di robotLe sfide nell’ambito della robotica: di questo si è discusso in occasione del seminario “Human-Robot Interaction and Human-Robot Teams”, organizzato dal Professore Maurizio Valle e dal Laboratorio COSMIC (www.cosmiclab.diten.unige.it) lo scorso 19 febbraio presso il Salone di Rappresentanza di Villa Cambiaso. Grande e molto attiva è stata la partecipazione al seminario da parte dall’intera comunità dell’ateneo genovese.
Ospite d’eccezione il Professor Vladimir Lumelsky, dell’University of Winsconsin-Madison, che ha esposto i problemi implicati nella realizzazione di robot, in particolare riferendosi a problemi di scienza cognitiva, di algoritmi per l’elaborazione di dati e della realizzazione hardware (materiali ed elettronica). I robot possono essere potenzialmente impiegati per una miriade di operazioni sia a stretto contatto con l’uomo sia in ambienti in cui il controllo dell’uomo appare ancora lontanissimo. Esistono robot su Marte che lavorano per creare un ambiente adatto per l’arrivo dell’uomo; robot che si occupano del montaggio di telescopi spaziali; robot che si prendono cura di persone anziane; robot impiegati per la ricerca e lo smaltimento di mine belliche, ecc.
A oggi, i progressi ottenuti in ambito robotico sono arrivati lentamente: ci si è maggiormente concentrati sulla ricerca e sulla realizzazione di specifiche funzioni dei robot piuttosto che dotarli di capacità di interazione con il mondo circostante e l’uomo. Per questo, le sfide attuali non sono solo sul fronte robotico, ma anche su quello umano: è vero che i robot hanno difficoltà ad adattarsi in un ambiente complesso, così come è vero che l’uomo ha seri limiti nel relazionarsi coi robot. Il timore sempre più forte da parte dell’uomo è che lo sviluppo e la realizzazione di robot portino all’automazione del lavoro fino alla totale sostituzione della forza lavoro.
La chiave di volta per applicazioni in cui i robot operino, e co-operino, con l’uomo sembra essere quella di dotare i robot di un corpo interamente percettivo, in grado cioè di percepire oggetti e ostacoli circostanti: una pelle sensibile, simile alla pelle umana, dovrebbe ricoprirne il corpo. A questo scopo, matrici di sensori di grandi dimensioni e algoritmi in grado di elaborare i dati provenienti dalle matrici sensoriali in tempo reale sono stati e sono tuttora oggetto di ricerca da parte dei ricercatori a livello internazionale (https://directory.engr.wisc.edu/me/faculty/lumelsky_vladimir).

BIOGRAFIA di Vladimir Lumelsky
Il Professor Lumensky ha ottenuto il dottorato in Matematica Applicata nel 1970 all’Institute of Control Sciences, Russian National Academy of Sciences, Moscow. Ha occupato diverse posizioni sia nell’accademia che nell’industria in Ford Motor Co. Scientific Labs, Dearborn MI (1976-80); General Electric Co. Research, Schenectady NY (1980-85); Yale University (1985-90); University Wisconsin-Madison (1991-2004); University of Maryland, NASA-Goddard Space Center, National Science Foundation (2004-2012).

Attualmente, Vladimir Lumelsky è Professore Emerito all’University of Winconsin-Madison; Professore Aggiunto presso l’University of Maryland-College Park; e consulente indipendente. Lumelsky è autore di oltre 250 pubblicazioni; è Founding Editor-in-Chief di IEEE Sensors Journal; è stato President di IEEE Sensors Council. È membro del Rockefeller Bellagio Center e IEEE Life.

Maurizio Valle
Dipartimento di Ingegneria navale, elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni


 

 
Tags