Chi non lo ha visto?

Non è un titolo di una trasmissione, ma è una domanda che pongo al lettore. Penso che in tanti non conoscano ancora l’esistenza del Centro di Simulazione Avanzata della Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche di Genova.
Una mattina, dovendo frequentare un corso in Via Pastore, arrivando in anticipo rispetto all’ora di inizio della lezione, ho incontrato all’ingresso del Centro il Prof. Torre, che con la sua consueta gentilezza e conoscendo la mia curiosità per tutto ciò che è nuovo, mi ha accolto proponendomi un “giro” per il centro.
Il centro di simulazione avanzata

Lungo il percorso ho visitato una serie di stanze che simulavano ambienti Ospedalieri:

  • La “Sala Operatoria”, dotata di tutte le apparecchiature ed in grado di simulare uno scenario realistico;
  • Le camere dei manichini, comandati a distanza dagli istruttori, ognuno con un suo curioso soprannome, in grado di simulare varie situazioni patologiche e non come il parto, l’esplorazione rettale, l’inserimento del catetere, il neonato nella incubatrice etc;
  • La camera di degenza, con tanto di manichino in pigiama, dotate di sistemi di mobilizzazione per la movimentazione di pazienti con deficit motori;
  • Lo studio medico e la sala di medicazione, con lo scopo di creare situazioni reali della pratica quotidiana, con particolare attenzione all’aspetto relazionale.

Il mio “Virgilio” mi ha quindi portato in una sala plenaria multimediale, illustrandomi, con dovizia di informazioni, il sistema dotato di audio/video collegato alle sale operatorie dell’IRCSS del San Martino-IST, che permette ai discenti di vedere su schermo anche ciò che accade nelle singole stanze del Centro.
Che dire: un ospedale nell’ospedale, un luogo talmente affascinante e stimolante da farmi rimpiangere di non essere arrivata con ulteriore anticipo!

Il centro di simulazione avanzataHo quindi incalzato la guida accademica, ponendogli una serie di domande e ho scoperto che il Centro ha ricevuto la visita di 12 Atenei di cui 5 stranieri di grande prestigio, forma circa 2800 studenti all’anno per un totale di circa 2500 ore, tra cui numerosi specializzandi stranieri - nei quali mi sono imbattuta - arrivati apposta per assistere ad una serie di simulazioni. Tutti loro mi decantavano l’eccellenza di questo centro con espressioni di sincera ammirazione.
Molteplici sono gli accordi di collaborazione, tra cui l’ARS, lo Sportello Malattie Rare dell’IRCCS Gaslini, il DSA, il DIBRIS. Presso il Centro si svolgono corsi gratuiti per Caregivers, parenti o collaboratori domestici di pazienti, affetti da malattie croniche invalidanti.

La stessa mattina ho incontrato anche il Direttore dell’Humanitas di Milano, in visita anche egli, che ha dichiarato che raramente ha visto centri così all’avanguardia.
Nel fine settimana ho avuto anche modo di parlare anche con un responsabile medico della Isokinetic di Milano ed anche egli mi ha confermato non avere visto a Milano una tale struttura.

Come giustamente mi faceva notare il docente, le competenze, unitamente alle tecniche didattiche e alle tecnologie di simulazione potrebbero essere proficuamente utilizzate anche da altre Scuole e Dipartimenti del nostro Ateneo.
Quindi ritorna la mia domanda:
“Chi non lo ha visto?”, probabilmente molti di noi che costituiscono la “comunità” dell’Ateneo, docenti e non docenti e sarebbe giusto che un centro così all’avanguardia potesse avere una risonanza maggiore.
Ringrazio il Prof. Torre per avermi fatto scoprire questo “mondo” e spero che il nostro Ateneo dia sempre più spazio a questo tipo di iniziative.

Irene Patania
Capo Settore Mobilità internazionale
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