Alla ricerca del farmaco cellula-specifico: una sfida contro la sclerosi laterale amiotrofica

Alla ricerca del farmaco cellula-specifico: una sfida contro la sclerosi laterale amiotrofica

Alla ricerca del farmaco cellula-specifico: una sfida contro la sclerosi laterale amiotroficaLa sclerosi laterale amiotrofica (SLA) conosciuta anche come morbo di Lou Gerig, è una grave patologia del sistema nervoso caratterizzata da spasticità, rigidità e debolezza muscolare che progrediscono, in maniera rapida ed inesorabile, verso la paralisi ed la morte del paziente (Fig.1). La SLA è una patologia rara ad insorgenza adulta con un’incidenza di 2-3 nuovi casi all'anno ogni 100.000 individui ed una prevalenza di 6-8 casi ogni 100.000 individui. Nel 90% dei casi la causa è ignota e quindi viene definita ad insorgenza sporadica, mentre il 10% dei casi ha una base familiare, ereditaria, e quindi trasmissibile geneticamente dai genitori. La SLA è per definizione una "malattia neurodegenerativa del motoneurone" in quanto queste cellule vanno incontro a rapida morte durante lo sviluppo clinico della patologia. I motoneuroni non sono tuttavia le uniche a degenerare, infatti anche la glia (costituita da astrociti, microglia, oligodendrociti e cellule di Schwann), fondamentale dal punto di vista strutturale e funzionale per il sistema nervoso, è coinvolta nel processo patologico, contribuendo a sostenere ed aggravare lo scenario già particolarmente compromesso di questa devastante patologia.

Al momento non sono ancora state individuate le cause alla base di questa patologia e purtroppo non esistono cure efficaci. L'unico farmaco approvato e attualmente in uso è il Riluzolo, tuttavia esso è in grado di aumentare l'aspettativa di vita dei pazienti soltanto di qualche mese. Per questo motivo è assolutamente imperativo da parte della comunità scientifica, trovare farmaci innovativi che possano contrastare l'insorgenza e la progressione clinica della SLA. È stato dimostrato che la SLA è una patologia multifattoriale, poiché sono numerosi i meccanismi che concorrono alla neuro degenerazione, e multicellulare, poiché sono coinvolte diverse cellule del sistema nervoso, come accennato in precedenza (Fig.2). Tutti questi fattori rendono la SLA una patologia molto difficile da studiare e contrastare.

Da ormai più di dieci anni, presso la Sezione di Farmacologia e Tossicologia del Dipartimento di Farmacia dell'Università degli Studi di Genova, il gruppo di ricerca guidato dal Prof. Giambattista Bonanno studia uno dei meccanismi cellulari alla base del processo degenerativo nella SLA, ovvero l’eccitotossicità da glutammato. Attraverso diverse pubblicazioni scientifiche, il gruppo di Farmacologia ha dimostrato come il glutammato, una sostanza chimica (neurotrasmettitore) che media gran parte delle comunicazioni tra le cellule del sistema nervoso, venga eccessivamente prodotto e rilasciato, soprattutto a livello del midollo spinale, causando la degenerazione e la morte dei motoneuroni e, di conseguenza, la graduale e progressiva incapacità di muoversi, parlare ed infine respirare (Milanese et al., Journal of Neurochemistry 2011, 116:1028–1042). In particolare negli ultimi anni, studi dello stesso gruppo di ricerca hanno portato all'identificazione di alcune strutture recettoriali che, se bloccate, impedirebbero all'eccessivo glutammato di generare gran parte dei suoi effetti tossici (Milanese et al., Neurobiology of Disease, 2014, 64:48–59). Un aspetto che rimane da definire è quale sia il risultato farmacologico di un blocco selettivo di questi recettori sui diversi sottotipi cellulari del sistema nervoso coinvolti nella SLA, che potrebbe portare allo sviluppo di terapie cellula-specifiche ad elevato impatto terapeutico.

Grazie all'acquisizione di un importante finanziamento Ministeriale rivolto a giovani ricercatori (Scientific Independence of Young Researchers - SIR), il Dott. Marco Milanese, titolare del progetto, potrà, nei prossimi anni, studiare ed approfondire le ricerche in questo ambito con la determinazione di arrivare, si spera nel più breve tempo possibile, all'identificazione di nuovi farmaci efficaci nel limitare selettivamente la degenerazione cellulare e la morte dei motoneuroni, scatenata dall'eccessivo glutammato nella SLA.

Marco Milanese
Dipartimento di Farmacia
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