Il 'Giorno della memoria' in Ateneo

Il 'Giorno della memoria' in Ateneo

Giorno della MemoriaIl 27 gennaio 1945 le truppe dell'Unione sovietica che avanzavano verso la Germania entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau e liberarono i pochi prigionieri ancora in vita, rivelando così al mondo gli orrori dello sterminio razziale e della deportazione. Dal 20 luglio 2000, con la legge n. 211, la Repubblica italiana "riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della memoria" al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati". Con questo provvedimento l'Italia ha dimostrato profonda e immediata sensibilità per le sollecitazioni in questo senso provenienti dalla comunità internazionale: leggi analoghe sono infatti in vigore in numerosi altri Stati europei, tra cui la Germania, e nel 2005 l'Assemblea generale dell'Onu ha emanato la risoluzione 60/7 riguardante il ricordo dell'Olocausto.

Tra l'autunno del 1943, in seguito all'occupazione nazista dell'Italia, e la Liberazione del 25 aprile 1945, da Genova e provincia furono deportate, per ragioni razziali e politiche, almeno 700 persone, uomini e donne di tutte le fasce d'età e provenienze sociali: tra queste 238 ebrei di cui soltanto 10 fecero ritorno. La storia genovese è stata dunque tragicamente segnata dal disegno nazista, di portata europea, di annientamento della presenza ebraica e di annichilimento dell'opposizione politica. Dal 2000 a oggi, nel rispetto della legge e sostanziato dal profondo radicamento di questi fatti nel ricordo cittadino, l'impegno di Genova nelle celebrazioni del Giorno della memoria è stato assiduo e intenso. È infatti una delle pochissime città italiane ad aver istituito presso la Prefettura un'apposita commissione per il coordinamento delle iniziative del 27 gennaio. A questo sforzo collettivo, che riunisce tutti gli Enti locali, la Comunità ebraica, le associazioni dei reduci dei lager nazisti, le istituzioni militari e della pubblica istruzione e numerose centri culturali, l'Università ha regolarmente partecipato con l'elaborazione di idee e l'attivazione di competenze scientifiche che si sono ogni anno tradotte in concrete iniziative. In prosecuzione di tale costante attività, il 23 febbraio 2012, nell'Aula magna di via Balbi 5 (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00) si terrà il seminario creditizzato intitolato "La deportazione e la Shoah. Lezioni di storia e testimonianze".

Aperto a tutta la cittadinanza, il seminario è rivolto in primo luogo agli studenti, non soltanto in conformità ai compiti formativi propri dell'Ateneo ma anche e soprattutto nella certezza che la conoscenza critica di questi eventi, che rappresentano snodi periodizzanti della storia del Novecento italiano ed europeo, costituisca un fattore irrinunciabile nella costruzione della coscienza civile e democratica delle giovani generazioni. Il programma dettagliato del seminario, cui partecipano docenti delle Facoltà di Scienze politiche, Lettere e filosofia e Scienze della formazione oltre ad alcuni testimoni diretti degli eventi ricordati, è pubblicato nel sito d'Ateneo (http://www.unige.it/eventi/eventi.php?id=327).

Maria Elisabetta Tonizzi
Delegato del Rettore per rappresentare l'Ateneo genovese nell'ambito delle manifestazioni per la celebrazione del "Giorno della Memoria"
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