Chiara Giorgi (a cura di), Il progetto costituzionale dell’uguaglianza, prefazione di Stefano Rodotà, Ediesse, Roma, 2014

Chiara Giorgi (a cura di), Il progetto costituzionale dell’uguaglianza, prefazione di Stefano Rodotà, Ediesse, Roma, 2014

Chiara Giorgi (a cura di), Il progetto costituzionale dell’uguaglianza, prefazione di Stefano Rodotà, Ediesse, Roma, 2014Il volume raccoglie gli atti del convegno internazionale dallo stesso titolo, promosso dalla Fondazione Basso nel dicembre 2013 da un'idea di Carlo Basso e dalla necessità di porre al centro del dibattito pubblico il tema dell'uguaglianza costituzionale; proprio per questo, in un momento in cui l'attuale crisi sta alimentando nuove disuguaglianze, l'attenzione viene posta sull'articolo 3 della Costituzione italiana, il quale, come fa notare Rodotà nella sua prefazione, va oltre la tradizionale nozione di uguaglianza, legando quest’ultima alla nozione di dignità. In questo senso, dunque, il tema dell'uguaglianza si mantiene al centro delle conflittualità, come motore di rivendicazioni costanti e ispirazione di progetti generali di ripensamento della società, alimentando processi complessi di soggettivazione politica.
I numerosi saggi, ricchi di variegate competenze, sono divisi in quattro parti ed esplorano il lemma uguaglianza in ogni direzione e tempo. Nella prima parte dal titolo Uguaglianza e Costituzione viene posta l'attenzione sul rapporto tra costituzionalismo e uguaglianza, all'interno del quale Azzariti analizza l'evoluzione storica mentre Denninger in chiave comparativa evidenzia sviluppi, distanze e analogie tra la Costituzione italiana e la Grundgesetz tedesca; il saggio di Giorgi si concentra sull'articolo 3 e la figura di Lelio Basso, il suo estensore più importante, capace anche grazie alla sua formazione marxista di porre in maniera innovativa l'uguaglianza a fondamento della Costituzione.
Nella seconda parte, La disuguaglianza in Europa e negli Stati Uniti, i contributi di Granaglia, Pennacchi e Pugliese si concentrano sul terreno economico, con i primi due che danno ampio spazio all'analisi delle radici della crisi in corso e il terzo che amplia lo sguardo sugli effetti della disuguaglianza in relazione ai sistemi di welfare, concentrandosi soprattutto sul contesto italiano e su quello statunitense.
La terza parte, un confronto tra le esperienze costituzionali dell'Unione Europea e dell'America Latina, vede un'ulteriore espansione geografica dell'analisi, con i contributi di Cattoni e Cheresky. In questo modo il progetto di rifondazione dell'uguaglianza è inserito parimenti all'interno del nuovo costituzionalismo latinoamericano.
Ferrarese amplia il discorso esplorando gli odierni luoghi di rappresentazione della disuguaglianza, ossia le realtà multiculturali e globalizzate come le grandi città, evidenziando la necessità dell'inserimento dell’uguaglianza nell'orizzonte di tipo costituzionale ad argine dell'esasperato individualismo neoliberista; questa direzione viene arricchita dal saggio di Ferrajoli, il quale sottolinea l'impossibilità di disgiungere uguaglianza formale e uguaglianza sostanziale, mostrando come l'uguaglianza costituisce in entrambi i sensi la forma giuridica della democrazia.
Infine, nella quarta parte, le nuove sfide della cittadinanza, Costa mostra come nasce nel secondo dopoguerra il nuovo modello politico e giuridico della cosiddetta democrazia costituzionale, connotato da principi ispiratori che sottolineano il carattere processuale e dinamico dell'assetto progettato. In chiusura Carniti e Sciarra richiamano il valore attuale dei principi costituzionali, con il primo che rilancia l'antica denuncia della sua mancata attuazione della Costituzione, al punto che la vera riforma sarebbe applicarla, mentre Sciarra pone la centralità dell'esercizio e della tutela del diritto di libertà sindacale come la "base" dalla quale ripartire contro la crisi.

Giacomo Tarascio
Dottorando in Storia delle Dottrine Politiche
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