L'uso dei droni nelle emergenze

L'uso dei droni nelle emergenze

Per un territorio ad alto rischio idrogeologico come quello italiano e ligure, il Dibris (Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi) sta predisponendo una squadra di droni utili al monitoraggio del suolo e al salvataggio dei dispersi in aree urbane ed extraurbane. A capo del progetto il Prof. Gianni Vercelli, che ha recentemente siglato un Accordo con ANA (Associazione Nazionale Alpini) e Protezione Civile per la realizzazione dei droni e la formazione del personale di terra.

Gli UAV (Unmanned Aerial Vehicle) dell'Università di Genova, realizzati insieme alla spin off Vision Air e alla Virtual Robotix, sono apparecchiature multifunzionali molto sofisticate in grado di effettuare ottime riprese in 3D e a una distanza dal suolo che varia dai 2 ai 150 metri. Progettate secondo due tipologie, microdrone e drone, sono utili per le riprese aeree indoor e outdoor e la registrazione di immagini che richiedano grandissima precisione e qualità; il primo, un quadricottero di 20 cm e alto 12,5 cm, è utile per infiltrarsi in spazi angusti, come i boschi o le grotte, e il monitoraggio ravvicinato, mentre il secondo un optocottero, più grande, dotato di due eliche e due motori e in grado di volare più a lungo e trasportare apparecchiature pesanti, come il gimbal, realizza grazie a questo strumento riprese stereoscopiche adatte alla mappatura territoriale e geotermica.

Grazie a queste caratteristiche si è compresa l'importanza che gli RPA (Remotely Piloted Aircraft) possono avere in ambito civile e dunque il progetto "Squadra Droni ANA-Protezione Civile" ha lo scopo di realizzare squadre di droni e di volontari col compito di recuperare le persone disperse e monitorare il territorio in caso di criticità. La durata è triennale e coinvolgerà molti enti e soggetti istituzionali, tra cui l'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile), in quanto regolamentazione e sicurezza non solo sono fondamentali, ma differenziano i droni professionali da quelli d'uso commerciale.

Il Dibris coordinerà tramite il Prof. Vercelli le attività di ricerca e formazione, che saranno articolate in un primo anno di progettazione e realizzazione dei prototipi, nel secondo di formazione dei volontari che seguiranno i corsi per diventare piloti/esploratori, operatori video e capisquadra, e nel terzo di organizzazione di una Stazione mobile che sia insieme base logistica e officina per la squadra di droni.

Medea Garrone
Collaboratrice del progetto "Squadra Droni ANA-Protezione Civile"
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