Un fungo asiatico minaccia le salamandre europee

Un fungo asiatico minaccia le salamandre europee

Una salamandra pezzata, specie comune anche in Liguria, colpita dal fungo divoratore di salamandre (foto Frank Pasmans)Un’equipe internazionale di scienziati ha pubblicato un articolo sulla rivista Science del 31 ottobre in cui si dimostra che le popolazioni di salamandre e tritoni europee sono gravemente minacciate dalla diffusione di un fungo patogeno di origine asiatica.
A partire dal 2010, alcune popolazioni di salamandra hanno iniziato improvvisamente ad estinguersi in Belgio e Olanda. I ricercatori, analizzando la pelle degli animali trovati morti, hanno scoperto un nuovo fungo altamente patogeno per gli anfibi, il Batrachochytrium salamandrivorans (letteralmente fungo divoratore di salamandre). Questo fungo è imparentato con il già noto Batrachochytrium dendrobatidis, responsabile di numerosi eventi di mortalità di massa e di estinzione in popolazioni di anfibi in varie parti del mondo.

In natura il fungo divoratore di salamandre è stato riscontrato solo in popolazioni di salamandra in Tailandia, Vietnam e Giappone, dove però non ha mai causato estinzioni. La sua presenza è stata però rilevata anche in anfibi di origine asiatica venduti in Europa nei negozi di animali. Questi risultati suggeriscono che il fungo si sia evoluto in Asia e che sia stato recentemente importato e diffuso in Europea col commercio di anfibi mantenuti in cattività per abbellire gli acquari ornamentali. Esperimenti di infezione in laboratorio hanno infatti dimostrato che l’infezione si diffonde per semplice contatto epidermico. Alla ricerca, che ha coinvolto altre 20 ricercatori di 12 paesi, ha partecipato anche il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita (DISTAV) dell’Università di Genova.

Questi risultati dovrebbero stimolare maggiori ricerche sulle patologia degli anfibi e sulle ricadute dovute al declino delle popolazioni di questi animali che svolgono un importante ruolo ecologico negli ecosistemi temperati, come quelli europei.

Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), gli anfibi sono il gruppo di animali vertebrati a maggior rischio di estinzione a livello globale. Le principali cause del declino degli anfibi sono la distruzione degli habitat, l’inquinamento e lo sfruttamento delle acque e l’introduzione di specie esotiche invasive, le quali altre a predare e competere con gli anfibi autoctoni, possono diffondere nuove patologie contro le quali le popolazioni locali non hanno evoluto specifiche difese immunitarie.


Sebastiano Salvidio
Dipartimento di Scienze della terra, dell'ambiente e della vita
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