Una Cattedra UNESCO per l'Ateneo genovese

Una Cattedra UNESCO per l'Ateneo genovese

Una Cattedra UNESCO per l'Ateneo genovese3Antonio Guerci, antropologo e docente genovese, insieme a un gruppo interdisciplinare di ricercatori italiani e stranieri, ha presentato nel 2013 al Rettore e agli Organi Accademici un progetto di istituzione di una Cattedra UNESCO in "Antropologia della salute – Biosfera e sistemi di cura", ossia di un centro di eccellenza per realizzare programmi di insegnamento e di ricerca avanzati, intesi a rafforzare la cooperazione interuniversitaria e ad accrescere la mobilità e il sostegno ai sistemi educativi di Paesi in via di sviluppo.

L'idea nasce dalla contemporanea esigenza di raccogliere in un approccio innovativo multidisciplinare le tendenze contemporanee della ricerca scientifica volte a riconoscere un nesso tra i concetti di salute, di ambiente e di cura e di valorizzare la realtà museale del Museo di Etnomedicina "A. Scarpa". Il Museo alimentato in 50 anni di ricerche nei 5 continenti, raccoglie oltre 1500 pezzi e rappresenta oggi un unicum nel panorama museale mondiale di questo genere.

Il progetto rappresenta una manifestazione di alta sensibilità dell'Ateneo verso le eccellenze e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico dell'Università e pertanto è stato presentato all'UNESCO che, apprezzandone l'elevato valore scientifico, ha approvato l'istituzione della Cattedra, all'interno del programma UNITWIN/Cattedre UNESCO.

Superando la tradizionale separazione tra campi della conoscenza (scienza, cultura, natura), le ricerche interdisciplinari condotte nell'ambito dell'antropologia genovese, tendono verso un sistema nuovo e integrato, che riconosce un valore universale non al concetto di salute e ai metodi di cura e di guarigione, bensì alla qualità scientifica dell'indagine. L'équipe di ricerca multidisciplinare svilupperà progetti intorno al tema dei luoghi, delle forme e delle modalità di salute, di cura e di guarigione. L'obiettivo è quello di incrementare la comprensione del mondo etnomedico e di formare una generazione di studiosi occidentali e non, capaci di tradurre secondo metodi scientifici insiemi integrati e di raggiungere una medesima conoscenza con modalità differenti.

La Cattedra, importante riconoscimento da parte della massima istituzione culturale mondiale del lavoro compiuto sino ad oggi, rappresenta pertanto una sfida a diventare uno strumento di cooperazione tra il prestigioso corpo di ricerca dell'Università e altri organismi e organizzazioni internazionali.

Il 14 aprile scorso la Cattedra è stata presentata alla comunità scientifica: all'incontro, presenziato dal Rettore, hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore regionale Claudio Montaldo, Erio Ziglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e Giovanni Puglisi, Presidente della commissione nazionale italiana per l'UNESCO. Quest'ultimo ha colto l'occasione per far emergere le potenzialità e le prospettive future della Cattedra sia nella ricerca sia nella diffusione scientifica dei risultati e ha invitato il team a presentare richiesta affinché il patrimonio del Museo entri nel programma dell'UNESCO "Memoria del Mondo".

Un inizio veramente di buon auspicio….

Antonio Guerci
Dipartimento di Scienze della Formazione (DISFOR)
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