Allevare ricci di mare: una possibilità imprenditoriale alla tutela dell’ambiente

Allevare ricci di mare: una possibilità imprenditoriale alla tutela dell’ambiente

Le “uova” di riccio rappresentano una delicatezza culinaria ampiamente apprezzata in molti mercati ittici mediterranei, ma anche esteri, primo tra tutti il Giappone. Attualmente la richiesta sul mercato è soddisfatta dal prelievo in mare dalle popolazioni naturali, che sono ovunque sovrasfruttate, spesso senza efficaci norme di controllo e tutela.

L’acquacoltura dei ricci di mare in Europa, con le specie eduli Paracentrotus lividus (il riccio viola mediterraneo, detto anche riccio femmina) e Strongylocentrotus droebachiensis, è ancora estremamente poco sviluppata.

Alcuni dei fattori limitanti dello sviluppo dell’acquacoltura dei ricci di mare sono rappresentati dal tasso di crescita naturale, piuttosto basso, che richiede quasi due anni dallo stadio giovanile alla taglia pronta per il mercato e la necessità di allevare a terra gli stadi giovanili.


Proprio per ottimizzare questa fase di crescita e per consentire di allevare i ricci a mare sin dalle taglie più piccole è stato sviluppato un progetto, in ambito FP7 Capacities (progetti indirizzati alle SME), della durata di due anni, che ha avuto avvio nel Gennaio 2014. Il Kick-off del progetto si è tenuto a Cagliari nello stesso mese.


Il progetto, coordinato dall’Università di Genova, dal titolo “Research & technological development to improve economic profitability and environmental Sustainability of sea Urchin farming” (ResUrch) vede la partecipazione di 7 SME da Islanda, Irlanda, Italia ed Israele: Thorisholmi Ehf e Saebyli Ehf (Islanda), Dunmanus Seafoods Ltd ed Abalone Chonamara Teoranta (Irlanda), Cedimar Srl e Gigante Srl (Italia), Ardag Ltd (Israele). Le SME sono supportate da altrettanti partner RTD: Nofima As (Norvegia), Scottish Association for Marine Science (UK), Matis Ohf (Islanda), Università di Genova e di Cagliari e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Italia), Israel Oceanographic and Limnological Research Limited (Israele).

Il progetto mira a favorire l’allevamento del riccio di mare da parte dell'industria europea dell'acquacoltura:

  1. riducendo il tempo di raggiungimento della taglia commerciale;
  2. creando e testando sistemi di coltura e diete a terra e in mare;
  3. investigando la possibilità di controllare il ciclo gametogenico, permettendo una rapida crescita somatica delle gonadi, senza la produzione di cellule sessuali mature;
  4. convalidando i risultati ottenuti in condizioni sperimentali su scala semi-commerciale, valutandone la fattibilità tecnica ed economica;
  5. creando strumenti per l’espansione dell'echinocoltura attraverso la rapida ed efficace diffusione della tecnologia sviluppata all'interno del progetto.

Ricci di mare Ricci di mare Allevamento dei ricci di mare Partecipanti al progetto

Mariachiara Chiantore
Dipartimento di Scienze della terra, dell'ambiente e della vita (DISTAV)
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