Per i poteri conferitemi dalla Legge la dichiaro dottore in Scienze Politiche

Per i poteri conferitemi dalla Legge la dichiaro dottore in Scienze Politiche

Neo dottore Giuseppe FusiQuesta è la frase finale che il presidente della commissione di laurea dichiara al laureando una volta terminata la discussione sulla tesi, questa è la frase che il Sig. Fusi ha sentito alcune settimane fa quando è stato dichiarato dott. in Scienze Politiche. Titolo della tesi "Da Pio IX a Depretis".

La laurea o il pezzo di carta è un traguardo per tutti ma se a raggiungerlo è un giovane di 81 anni la notizia assume un profilo ben diverso suscitando un interesse mediatico quasi sorprendente per lo stesso neo dottore Giuseppe Fusi. Quanto rumore per nulla sembra dire lo stesso Fusi: "Ho solo seguito il normale percorso di studi senza clamori, rispettando i tempi di studio e il calendario degli esami". Fusi con semplicità ha affrontato questo cammino. Lezioni, studio, esami e orientarsi fra uffici e aule non hanno spento l'entusiasmo e la voglia di sapere di un giovane studente nato nel 1932. Il clamore forse è questo!

Non avendo avuto la possibilità di studiare essendo figlio di braccianti, già giovanissimo lascia la provincia di Ferrara per venire a Genova dove inizia a lavorare. Marito e padre di due figlie che nel frattempo conseguiranno la laurea in Medicina e in Economia. In realtà il sogno realizzato è stato quello di raggiungere la Maturità in Ragioneria al Vittorio Emanuele. "Ho sempre sognato di diventare un ragioniere. Ai miei tempi con il Diploma in ragioneria potevi ambire a un buon posto di lavoro". Tutto questo lo ha raggiunto in poco tempo. A 72 anni è andato in pensione e ha iniziato a riprendere il percorso interrotto in gioventù. Diploma e Laurea triennale in pochi anni. "E non mi fermo qui. Mi sono iscritto alla Laurea Magistrale in Amministrazione e Politiche Pubbliche e quindi- se la salute mi assiste- ricomincio con lezioni, studio e esami. Mi piace studiare e sono curioso e per me è vitale frequentare l’università".

I problemi e gli ostacoli li ha affrontati e superati grazie alla collaborazione del personale e dei docenti e il rapporto con i ragazzi è sempre stato di incontro. "Non mi sono mai sentito un anziano anzi in mezzo ai giovani io stesso non ho avvertito la differenza di età. Per la verità la cosa più positiva che ho ricevuto da questa esperienza è quella che non ci sono differenze. All'università siamo tutti uguali. In aula non si vedono differenze di età, sociali e di censo. L'unica differenza è nel merito e nello studio".

Forse è questa la cosa sorprendente.

Teobaldo Boccadifuoco
Servizio Comunicazione
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