La lezione del Nobel Spence a Economia

La lezione del Nobel Spence a Economia

La lezione del Nobel Spence a EconomiaIl 13 novembre, Michael Spence, premio Nobel per l'Economia 2001, professore alla New York University e membro del Hoover Institution presso l'Università di Stanford, ha tenuto una lezione magistrale presso il Dipartimento di Economia del nostro Ateneo.

L'evento ha segnato l'avvio di un importante accordo di collaborazione tra la Banca Passadore ed il Dipartimento di Economia. Tale accordo, della durata di 5 anni, ha previsto per il primo anno – in coincidenza con il centoventicinquesimo anniversario della fondazione della Banca - la donazione dell'attrezzatura per una nuova "Sala Multimediale" del Dipartimento. L'aula è stata intitolata alla memoria del Dott. Cav. Lav. Agostino Passadore con una cerimonia che si è svolta poco prima dell'intervento del professor Spence, alla presenza del professor Maurizio Martelli, delegato del Rettore per la ricerca, e del Sindaco di Genova, Marco Doria.

Michael Spence è senz’altro uno degli economisti più importanti ed influenti della sua generazione e il conferimento del premio Nobel nel 2001, insieme a Geroge Akerlof e Joseph Stiglitz, è stato solo il coronamento di una carriera scientifica difficilmente eguagliabile in termini di rilevanza dei risultati ottenuti e ampiezza dei problemi affrontati. I suoi ambiti di ricerca spaziano infatti dalla teoria dei contratti (che cerca di studiare e "progettare" gli accordi più efficienti in presenza di asimmetrie informative tra le parti), alla teoria dell'informazione, alla macroeconomia e alla crescita economica, specie dei Paesi emergenti. Sulla teoria dei contratti, il suo contributo scientifico più celebre risale al 1973, appena un anno dopo aver ottenuto il PhD in Economics ad Harvard. Si intitola "Job Market Signaling", è stato pubblicato sul Quarterly Journal of Economics, ed è il primo articolo che spiega l'importanza dell'istruzione non solo per il suo valore intrinseco di apportatore di conoscenza e competenze, ma come segnale delle proprie capacità nel mercato del lavoro.

La lezione del Nobel Spence a EconomiaLa lezione tenuta da Spence, intitolata "Growth, Employment and Structural Change in Advanced Economies" ha invece trattato temi più macroeconomici ed è stata arricchita da aneddoti ed episodi che egli ha vissuto in prima persona come consulente di istituzioni internazionali o Paesi in via di sviluppo. Il rapportarsi di frequente con manager e policymakers di ogni parte del mondo gli permette di avere un approccio molto pragmatico nell'analizzare quelle che sono le sfide più importanti dell'economia mondiale. Questo si è potuto vedere molto bene nel corso delle due ore di lezione che ha tenuto, in cui ogni tesi, ogni interrogativo è stato preceduto da dati empirici, recenti e dettagliati. Spence ha prima illustrato il tipo di crescita economica che hanno sperimentato i Paesi più sviluppati nel corso degli ultimi decenni. Una crescita basata troppo spesso sui consumi e poco sugli investimenti in capitale fisico ed umano. Ha poi lamentato l'incapacità di molti governi e banche centrali occidentali di interrogarsi sulle determinanti della crescita di lungo periodo, a differenza dei loro omologhi cinesi. Questi, ha testimoniato Spence per conoscenza diretta, sono ben consci di come i motori dell'incredibile sviluppo del loro Paese (investimenti pubblici ed esportazioni di prodotti in settori labour intensive) debbano ora essere sostituiti da altri (consumi privati in particolare). Ha presentato il ruolo del progresso tecnologico e dell'apertura dei mercati, come fonte di sviluppo e convergenza economica tra Paesi ricchi e Paesi non più poveri, ma anche come possibili cause dell'ampliamento della disuguaglianza all'interno dei singoli Stati. La rivoluzione tecnologica infatti ha portato benefici diseguali nel mercato del lavoro, aumentando le retribuzioni per lavoratori ad alta specializzazione e riducendole per i cosiddetti "routine jobs". Infine, Spence ha ricordato come i Governi e delle autorità pubbliche siano fattori determinanti della crescita economica di un Paese.

L'approccio dialettico e poco ideologico del professor Spence si è constatato anche nell'ampio spazio che egli ha dedicato alle domande degli studenti, che hanno partecipato numerosi all'evento, riempiendo un'aula in cui la lezione era trasmessa anche in videoconferenza.

La lezione tenuta dal professor Spence non è un evento isolato: la collaborazione tra Dipartimento di Economia e Banca Passadore prevede infatti incontri annuali con personalità scientifiche di chiara fama su temi di Economia e Finanza. In tempi di risorse limitate non si può che accogliere con favore iniziative di questo genere, che puntano alla crescita sia nella ricerca scientifica sia nella qualità della didattica offerta agli studenti.

Gabriele Cardullo
Dipartimento di Economia
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