L'Ateneo genovese al Festival della Scienza

L'Ateneo genovese al Festival della Scienza

Intervista al Prof. Maurizio Martelli Prorettore con delega all'attuazione del programma e al decentramento territoriale e Presidente del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza

Qual è il senso della partecipazione dell'Università al Festival della Scienza e gli obiettivi che l'Ateneo si prefigge?

Cominciamo col dire che l'Università è socio fondatore del Festival della Scienza fin dal 2003 e che fra i compiti delle università c'è anche la divulgazione e la promozione della cultura, in particolare quella scientifica che nel nostro Paese, per mille ragioni che non è qui il caso di ricordare ma che sono comunque presenti e vincolanti, può contare su una minore quantità di risorse rispetto ad altri Paesi dell’Unione Europea.
Quanto alla partecipazione dell'Ateneo al Festival essa è sinergica in quanto l'Università mette a disposizione risorse logistiche e umane non indifferenti, prima fra tutte la qualità di molti dei relatori del Festival e dei componenti del Consiglio Scientifico, che sono anche docenti universitari, e ne ricava visibilità e potere di attrazione nei confronti dei giovani, in particolare per quanto riguarda le iscrizioni alla facoltà scientifiche, che hanno già tratto e trarranno probabilmente anche in futuro un certo beneficio dal fatto che nella nostra città si tenga annualmente una manifestazione tanto importante e prestigiosa.

Come è cambiata nel corso degli anni la partecipazione dell'Università al Festival e che cosa c'è ancora da fare perché la sinergia da Lei evidenziata sia davvero virtuosa?

Abbiamo cercato negli anni di strutturare meglio la partecipazione di nostre strutture o di singoli docenti al Festival, fornendo loro un supporto tecnico-amministrativo o di consulenza per esempio per quanto riguarda la procedura di inserimento delle proposte o di proporre autonomamente iniziative di grande prestigio che concorrono ad arricchire il programma del Festival. In questa edizione, per esempio, in collaborazione con il Teatro Carlo Felice, abbiamo invitato gli astronauti a parlarci della loro esperienza di vita e il loro intervento di sabato 22 ottobre è stato molto apprezzato, lo si capiva dalla quantità e dall’intensità degli applausi finali del pubblico. Poi, in occasione del 500esimo anniversario dell'insegnamento medico a Genova e grazie all'interessamento della Facoltà di Medicina, abbiamo invitato il prof. Giorgio Cosmacini, uno dei massimi esperti della storia della medicina. E dato che questo è l'Anno Internazionale della Chimica, buona parte dei laboratori didattici sull'argomento sono stati organizzati dal Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale. Ancora, guardando al mondo del lavoro e alle possibilità di creare occupazione, è stato inserito nel programma un interessante Convegno sulla filiera foresta-legno in collaborazione con Unioncamere, altro esempio della nostra capacità dialogica con altri enti e istituzioni.
A proposito del nostro rapporto con il Festival dobbiamo forse ancora intensificare il dialogo con l'organizzazione soprattutto per quanto riguarda gli aspetti maggiormente operativi che solo a prima vista sembrano secondari ma dai quali dipende poi in buona misura la riuscita di un evento o dell'intera manifestazione; da questo punto di vista siamo disponibili a un supporto e un'intensificazione della collaborazione mettendo a disposizione le nostre diverse esperienze.

Un'ultima domanda sugli animatori scientifici: in maggioranza sono studenti universitari. Perché un giovane dovrebbe dedicare parte del suo tempo al Festival, al di là del fatto che riceve una seppur modesta remunerazione economica?

Perché, soprattutto per chi ha deciso di intraprendere la strada della ricerca, rappresenta un'occasione straordinaria di confronto con pezzi di società con i quali non è immediato dialogare e ai quali è importante spiegare i perché, le fatiche ma anche la bellezza del lavoro dello scienziato. E l'importanza di prendere decisioni consapevoli. Da questo punto di vista, su moltissimi temi, la conoscenza scientifica deve diventare una bussola importante nell’orientare le scelte politiche e sociali.

Walter Riva
Capo Settore Formazione del Personale

L'Ateneo e il Festival della Scienza [programma]

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