L'università in transizione: governance, struttura economica e valutazione

L'università in transizione: governance, struttura economica e valutazione

di Matteo Turri (Edizione Guerini e Associati)

Il management e il cambiamento degli atenei e delle attività universitarie sono frequentemente oggetto di riflessioni superficiali. Questo volume, saldando le teorie di public management e gli higher education studies, esamina i meccanismi di coordinamento primari delle attività universitarie, la governance, il finanziamento e la valutazione, con attenzione a ricostruirne l’evoluzione, ad apprezzarne le dimensioni molteplici ed a comprenderne le funzionalità aziendali. Il cambiamento degli atenei è così analizzato tanto a livello di singola università, quanto di contesto istituzionale, come una transizione innescata da fattori quali la competizione anche internazionale che attiva meccanismi di mercato, la crescita dimensionale della didattica e della ricerca, l’evoluzione dei sistemi di servizio.


Lo studio si avvale del supporto di dati quantitativi sulle dimensioni degli atenei italiani e sull’articolazione delle loro attività e pone in particolare l’attenzione sulle spinte al cambiamento connesse all’incremento delle dimensioni della didattica universitaria e della trasformazione della conoscenza da semplice (poche discipline con uno sviluppo ordinato) a complessa (molte discipline ed in continua espansione).


L’analisi ricerca soluzioni alle criticità presenti, rese ancor più acute dalla contrazione del finanziamento pubblico: si suggerisce uno sforzo in termini di differenziazione ed assunzione di orientamenti strategici autonomi, anzitutto a livello di singola università; prospettiva però percorribile solo in presenza di un profondo mutamento nel modo di operare delle autorità governative. Si tratta di concepire il futuro dell’università in termini di universalità, ponendo gli atenei nella condizione di perseguire percorsi originali e divergenti: la forte pressione sugli equilibri finanziari è a questo proposito un incentivo potente, a condizione che venga interpretata come un ambito al quale legare e finalizzare le scelte strategiche, e non un alibi per lamentarne il depauperamento e giustificarne l’inerzia. Una ricetta ben lontana da soluzioni centralistiche, standardizzate e dall’assetto (solo apparentemente) egalitario, che trovano tanto credito nei provvedimenti legislativi e nell’opinione di molti commentatori e che rischiano di trascinare inesorabilmente le università italiane verso il declino.

Matteo Turri
Dipartimento di scienze economiche, aziendali e statistiche
Università degli Studi di Milano

 

Matteo Turri è ricercatore e professore aggregato di Economia delle aziende e amministrazioni pubbliche presso il Dipartimento di scienze economiche, aziendali e statistiche dell’Università degli Studi di Milano. Si occupa di problemi di funzionalità economica delle amministrazioni pubbliche, con particolare riguardo a politiche aziendali, analisi delle strutture e dei processi e valutazione. È componente del Nucleo di Valutazione dell’Università degli Studi di Bologna e dell’Università degli Studi di Milano. È autore di numerose pubblicazioni sui temi della valutazione e del management dell’università.

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