Intervista ai rappresentanti del personale tecnico-amministrativo neoeletti in Senato accademico

Intervista ai rappresentanti del personale tecnico-amministrativo neoeletti in Senato accademico

Eliana Tosoni

Foto di Eliana Tosoni La prima domanda che nasce spontanea e che forse in diversi si pongono è: che cosa ti ha spinto a candidarti come rappresentante del personale tecnico amministrativo in Senato Accademico?

La richiesta di candidarmi quale rappresentante del personale è pervenuta da parte del sindacato Cisl Università, al quale sono iscritta da diversi anni. Ho accettato volentieri questa candidatura poiché ritenevo che la mia esperienza lavorativa pluridecennale in Ateneo potesse essere utile in tale contesto. Inoltre, in questi anni ho prestato servizio sia presso l’Amministrazione centrale, che in strutture decentrate, acquisendo così una conoscenza approfondita dei diversi ambiti dell’organizzazione universitaria.

Come immagini il tuo ruolo in Senato Accademico e quale politica intendi proporre anche in relazione alla riforma dello Statuto?

Il nuovo Statuto attribuisce al SA principalmente il compito di elaborare, e quindi proporre al Consiglio di Amministrazione, le strategie di sviluppo dell’Ateneo. Vorrei che il mio ruolo fosse quello di adoperarmi affinché, sia nel campo della didattica che della ricerca e dei servizi agli studenti, il personale venga maggiormente coinvolto nei processi decisionali dell’Ateneo e sia più rappresentato negli Organi, a tutti i livelli.

Scegli uno slogan che sintetizzi il tuo programma di rappresentante del personale tecnico amministrativo in Senato.

Più rispetto per il personale tecnico amministrativo, per il suo impegno, per il suo lavoro.

Sembra che si sia affermato un nuovo modo di candidarsi e di farsi conoscere dall’elettorato, ci riferiamo all’uso delle mail e delle liste dedicate. Pensi che questo sia un modo utile per confrontarsi con il personale? Hai in mente altri strumenti e modalità per comunicare con i colleghi?

Senza dubbio mail e liste dedicate sono strumenti efficaci per comunicare in modo veloce e raggiungere tutto il personale. Nel corso della “campagna elettorale” io mi sono confrontata personalmente con molti colleghi, ma penso sarebbe stato utile indire assemblee del personale presso le diverse sedi di lavoro con tutti i candidati.

Infine una domanda che possa svelarci un po’ della tua personalità: hai hobby e se sì quale/i?

Ho una grande passione per la fotografia. Mi piace molto viaggiare e conoscere luoghi e culture diverse. Amo il cinema, il teatro, la musica, la lettura, lo sport, giocare a bridge con gli amici… In poche parole: sono una che non si annoia mai!

 

Luca Morasso

Foto di Luca Morasso Sei stato rappresentante del personale tecnico amministrativo in Consiglio di Amministrazione per quasi due mandati e per questo motivo non hai potuto ricandidarti e hai pertanto optato per il Senato Accademico. Vista la tua formazione universitaria e professionale* quale pensi possa essere il tuo contributo in questo Organo?


Senza dubbio la mia formazione è prevalentemente di carattere tecnico-contabile ed amministrativo-gestionale, caratteristiche che meglio si sposano con le competenze richieste ad un consigliere di amministrazione; nondimeno, mettendo a frutto l’occasione offertami da questi anni trascorsi a stretto contatto con la “governance” del nostro Ateneo, ritengo di avere maturato una discreta esperienza “politica” che mi sarà di grande aiuto nel ruolo di rappresentante del personale in Senato.

Come immagini il tuo ruolo in Senato Accademico e quale politica intendi proporre anche in relazione alla riforma dello Statuto?

Le mie posizioni rispetto alle istruttorie e alle conseguenti delibere saranno le stesse che ho sempre assunto anche in Consiglio di Amministrazione. Grande distanza da posizioni corporative, massima attenzione alle politiche ed alle scelte strategiche che impattano sul lavoro e l'organizzazione del personale (a maggior ragione in questo momento di complessa riorganizzazione dei dipartimenti e delle scuole) e, naturalmente, tutela degli interessi dei nostri principali utenti: gli studenti.

Scegli uno slogan che sintetizzi il tuo programma di rappresentante del personale tecnico amministrativo in Senato.

Non amo gli slogans, contano i fatti. Si può considerare questo un buono slogan?

Sembra che si sia affermato un nuovo modo di candidarsi e di farsi conoscere dall’elettorato, ci riferiamo all’uso delle mail e delle liste dedicate. Pensi che sia questo un modo utile per confrontarsi con il personale? Hai in mente altri strumenti e modalità per comunicare con i colleghi?

Potrei rispondere esattamente come alla domanda precedente: la stima e la fiducia dei colleghi deve, secondo me, essere la risultanza del proprio operato e, certo, non si ottiene attraverso generiche dichiarazioni di intento come quelle usuali durante le “campagne elettorali”. Nel concreto l’uso della lista t/a è estremamente utile per una diffusa comunicazione su cosa si discute e si decide negli organi accademici: tenteremo, insieme alla mia collega in senato, di utilizzarla per il meglio.

Infine una domanda che possa svelarci un po’ della tua personalità: hai hobby e se sì quale/i?

Diversi interessi, difficili da seguire compatibilmente con il tempo disponibile che è sempre troppo poco; in particolare, se devo sottolinearne uno, quando ho ritagli di tempo amo studiare musica e suonarla (la chitarra soprattutto). Con un gruppo di amici ogni tanto ci divertiamo ad organizzare piccoli concerti.

*nota della redazione: laurea in Economia e Segretario amministrativo

 

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